Giovedì prossimo l'America festeggerà il Thanksgiving Day.
Una tradizione che ha quasi 400 anni, molto amata negli States. Avete idea di cosa voglia dire trovarsi a New York il giorno del Ringraziamento? Fiumi di gente, aria che frizza, addobbi colorati, tavole imbandite, tacchini giganti e...la magnifica Macy's Parade.
Superfluo dire che si tratta di uno dei giorni più importanti dell’anno per gli americani, una tra le feste più sentite d’America. Parata, tacchini e tavole imbandite in tutte le case del Nord America vengono programmate con grande anticipo, ogni ultimo giovedì di Novembre (in realtà negli States si festeggia sempre il quarto giovedì di Novembre che spesso coincide con l'ultimo giovedì del mese), da moltissimi anni oramai.
Vivere New York durante la festa del Ringraziamento è un'esperienza unica.
La città è, se possibile, ancora più viva e adrenalinica! Anche perché il Thanksgiving segna un altro inizio: quello della stagione degli acquisti natalizi con il Black Friday e, soprattutto, delle feste di Natale e Capodanno. E per quanto New York sia una città affascinante sempre, vivere il Natale nella Grande Mela è davvero qualcosa in più. A New York, come in tutti gli Stati Uniti, nel giorno del Ringraziamento non si lavora a meno che il lavoro non sia dentro un hotel, un bar, un ristorante e in tutte le attività del terziario.
Le banche, la Borsa, gli uffici governativi e la maggior parte delle attività commerciali sono chiusi e molti ne approfittano per dormire un po’ di più, andare in palestra, rilassarsi, andare a correre a Central Park. Ma la maggior parte delle persone fa un'altra cosa: va a vedere la parata organizzata da Macy’s, che resta l’attrazione principale di New York in questa giornata.
Tutto inizia la sera che precede il giovedì del Ringraziamento. Dal pomeriggio e fino alle 22 sull’Upper West Side vengono gonfiati i palloni giganti per la parata. Una cosa molto divertente e assolutamente da vedere: c'è un fiume di gente in coda che, lentamente, gira tra la Upper e Central Park all’altezza del Museo di Storia Naturale in Central Park West, per l’esattezza tra la West 77th e l’81esima strada.
Si respira l'aria di festa, è pieno di famiglie e di bambini e la polizia aiuta le persone ad individuare il percorso - l'area viene interamente transennata - e ad attraversare in determinati punti.
La sensazione è di camminare in una specie di labirinto dal quale è impossibile uscire se non prima di aver completato l'intero giro per vedere tutti i palloni gonfiati per la Parata.
Prima di parlarvi della Parata, giusto qualche cenno storico.
Il primo Ringraziamento risale al 1621 quando in Massachusetts i coloni di Plymouth, un anno dopo l’arrivo in America e dopo un inverno rigido in cui molti persero la vita a causa delle malattie, celebrarono il successo del loro primo buon raccolto americano organizzando una festa di ringraziamento alla quale invitarono anche i Nativi americani, la tribù dei Wampanoag. Gli storici dicono che gli indiani del Nord America fossero soliti organizzare balli e cerimonie in occasione dei raccolti già prima della colonizzazione. Fatto è che, dopo quel Ringraziamento e dopo molti altri ancora, nel 1864 il “Thanksgiving” fu proclamato festa nazionale dal Presidente Lincoln.
E veniamo alla mitica Parade: emozionante, colorata, bellissima!
L’ho guardata in streaming per anni, poi è che sono così: prendo un biglietto aereo e vado! E così, la parata l'ho vista anch'io!
La parata inizia presto. Alle 9 del mattino, puntuali, i carri iniziano a sfilare. Raramente ho visto qualcosa di più ordinato e organizzato della Parata di Macy’s nel giorno del Ringraziemento. IL corteo risale ad una vecchia tradizione dei dipendenti di Macy’s ed ebbe inizio ai primi del Novecento in segno di riconoscenza da parte dei molti immigrati che avevano trovato un nuovo lavoro negli States. La festa si ripete sempre, ogni anno, come un copione di successo. I palloni sono sempre gli stessi ma cambiano i carri, le musiche, il modo di sfilare, i vip a bordo dei carri.
Comunque funziona così.
Un tempo il percorso partiva da Harlem, all'altezza della 145esima. Oggi carri e palloni si muovono dal Museo di Storia Naturale, raggiungono Columbus Circle e svoltano sulla 59 strada. Poi incrociano la Sesta Ave (ed è l'area che vi consiglio pperché ci sono i migliori punti di osservazione) fino a raggiungere Macy’s, a Herald Square.
La parata ha un percorso ben specifico e rispetta rigorosamente degli orari. In tre ore esatte i carri raggiungono i grandi magazzini newyorchesi e, se non volete perdere il passaggio, dovete calcolare bene i tempi per incrociarla sulla strada giusta perché i carri sfrecciano veloci nelle vie di Manhattan.
La Parade è una sfilata mascherata, con circa una cinquantina di bellissimi carri allegorici e palloni aerostatici – caratteristica di questa fantastica festa – che raffigurano animali, personaggi dei fumetti e dei cartoni animati. Per l'occasione, a Manhattan arrivano milioni di persone disseminate su tutto il percorso e molti altri milioni seguono l'evento in tv e in streaming.
Io ero con la mia amica Matilde. Sveglia prestissimo e poco dopo le 9 eravamo già sulla 6Ave (i primi arrivano intorno alle 10). Momenti bellissimi. La sensazione è di essere dentro un film!
C’era gente ovunque. Sui marciapiedi avevano messo casse e panche di legno per far arrampicare i bambini e in strada regnavano festa, allegria e tranquillità.
Ogni carro aveva i suoi simboli, la sua musica, i suoi Vip. Sull’ultimo, negli ultimi anni, il carro per eccellenza, quello di Macy’s, c'è solitamente la regina del Natale newyorchese: Mariah Carey.
Alla fine della parata la folle si disperde rapidamente. Noi abbiamo girovagato per un po' tra Magnolia Bakery e Nine West sulla Sesta, la Settima e Broadway. Poi abbiamo roseguito fino a Herald Square e...una menzione speciale va fatta alle vetrine di Natale allestite da Macy's: semplicemente deliziose! Ogni anno i grandi magazzini attraggono milioni di visitatori semplicemente per gli addobbi natalizi. Ogni Natale un tema diverso. Basta mettersi in fila e in pochi minuti si arriva dinanzi alle vetrine.
Nel giorno del Ringraziamento, c'è un'altra cosa che bisogna assolutamente fare: mangiare il tacchino!
A New York - e ovunque negli Stati Uniti - per il Thanksgiving, che chiamano anche Turkey Day, il giorno del Tacchino, non si può non provare il piatto tipico della festa. Per un giorno, non pensate alla dieta, vi prego, e godetevi ogni cosa buona della cucina americana.
Noi, dopo una bella passeggiata, siamo andate in uno dei posti che amo di più, Bryant Park.
Lì c’è Bryant Park Grill, un posto carinissimo che affaccia sul parco e che ci ha servito un tacchino da 10 e lode! Tradizione vuole che il tacchino venga cucinato proprio come fu cucinato il primo tacchino nel 1621, usando gli ingredienti semplici della terra e del buon raccolto e che hanno dato origine alla festa: patate, verdure, frutta, zucca.
Il nostro era accompagnato da mashed potatoes (purea di patate, per capirci), carote lesse e cavolini di bruxelles, crema di zucca e una dolcissima salsa di mirtilli che ha colorato il piatto.
Giusto dire poi che, nonostante la tradizione imponga di festeggiare questo giorno a casa e in famiglia, ho visto i ristoranti di Manhattan zeppi, e non solo di turisti in città.
Infine…c’è ancora una cosa. Trovarsi a New York in questo periodo vuol dire partecipare ad un evento che da sempre fa impazzire tutti: il Black Friday (il venerdì che segue il Thanksgiving) che dà il via alla stagione delle grandi vendite delle feste a prezzi stracciati. Vi garantisco che si fanno affari pazzeschi e non solo di venerdì. Per evitare la ressa che per anni abbiamo visto in TV, si inizia il giovedì e si prosegue incessantemente tra saldi e vendite speciali fino alla domenica. Il Black Friday dà il via, ufficialmente, al Natale. E non esiste una cosa più bella del Natale a New York.
In molti parchi gli allestimenti natalizi, gli alberi addobbati, le piste di pattinaggio e i mercatini sono già nel vivo da metà novembre. L'atmosfera è meravigliosa e ritrovarsi per strada, abbagliati dalle luci di Natale, e sotto il cielo di New York, è quasi commovente. E' una magia...