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Melania Bifaro

MESSICO. Rio Lagartos: villaggio di pescatori e Riserva della Biosfera nella penisola dello Yucatan


Rio Lagartos, Yucatan, Messico

Ho amato Rio Lagartos nel momento stesso in cui il nostro pulmino ha imboccato la strada sterrata per raggiungere il villaggio. Perché in pochi istanti, quasi senza rendermene conto, ho iniziato a vedere e a respirare la semplicità. E' bastato un attimo e ho visto il volto vero di questo posto.

Prima di partire non avevo che in mente questa località.

Ho divorato pagine online di racconti e recensioni, mi sono tuffata in milioni di fotografie e mi sono innamorata della tranquillità e del calore che quelle immagini lasciavano trasparire, e dei colori di quel posto perduto nel mondo.

Rio Lagartos è un minuscolo villaggio di pescatori fatto di piccole case con le finestre che guardano il mare, vecchie porte di legno e insegne luminose a colori, un delizioso mercato di frutta e qualche bottega.

E’ un lungomare di luci, di pontili, di pescherecci e di mani operose che lavorano reti, lenze, tramagli e coffe che sanno di verità.

E’ il silenzio della gente che cammina per strada lentamente e da lontano sbircia per capire chi sei.

Qualche casa, una scuola, una chiesa.

Rio Lagartos, Messico

Un posto che al tramonto è una magia, col cielo che diventa viola mentre il sole cade nell'acqua.

E’ così che l’ho vista quel pomeriggio in cui sono arrivata.

Tempo di sistemare i bagagli e in una manciata di minuti ho raggiunto il lungomare.

Un piccolo faro a strisce bianche e verdi, i pescatori che rientravano con le barchette piene di pesce e un cielo che sembrava uscito dalla tela di un pittore.

Un posto piccolo fatto di bellezza e autenticità, Rio Lagartos, dove perdersi tra i fragori della natura e nella meditazione.

Dove innamorarsi quando la luce aranciata del mattino accarezza le prime barche che si perdono all’orizzonte; e dove perdersi magicamente nei colori rosa e viola della sera, quando il sole bacia il mare per l’ultima volta prima di andare a dormire. Chi ama la genuinità e la natura non potrà che fermarsi qui, in questo paesello dello Yucatan dove andare a caccia di storie di vecchi lupi di mare e riscoprire atmosfera e sapori semplici della cultura yucateca, lontano dalle folle e dai deliri del turismo della Riviera Maya.

Rio Lagartos - che nella lingua locale vuol dire “River of Alligators - Fiume degli alligatori” - è anche, dal 1979 grazie all'Unesco, una delle Riserve Naturali della Biosfera più pregevoli del Paese. E la sua preziosità sta nella sua straordinaria diversità: quasi 600 specie di uccelli, mammiferi e anfibi abitano questi luoghi incantati rendendo questo parco quasi unico nel suo genere.

Dopo il mio arrivo al villaggio, dopo lo spettacolo del tramonto, ci siamo concessi una buona cena e un giretto sul lungomare per sentire sulla pelle la brezza. Poi una birra e qualche risata con la gente del posto e qualche viaggiatore di passaggio. Giusto il tempo di renderci conto, ancora una volta, di dove fossimo prima di andare a dormire.

Perché a Rio Lagartos ci vieni per viverti la natura, per svegliarti all'alba ed esplorare i segreti della Biosfera. E così abbiamo fatto anche noi la mattina seguente.

Rio Lagartos, Yucatan, Messico

Prima della partenza per il Messico, dopo qualche ricerca online, sono finita sulle tracce di Jorge, un ragazzo local molto simpatico e disponibile. Trovate la sua agenzia come Rio Lagartos Experience.

Vi lascio il link del sito.

Ho contrattato via whatapp due barche (qui trovate il contatto telefonico e la mail) e orari (il top è all’alba) e alle 6 del mattino è venuto a prenderci in hotel con un altro ragazzo della sua agenzia. Qualche passo e ci siamo ritrovati sul lungomare dove c'erano due barche ad attenderci.

Prima di salire sulle barche ci siamo goduti il miracolo straordinario dell’alba in questo luogo che forse un semplice racconto e qualche fotografia sono in grado di descrivere soltanto in parte.

Ma ve ne do un assaggio sperando si riesca a percepire da questi scatti tutta la bellezza di questo posto.

E via, si parte.

Sfiliamo in silenzio sull'acqua, il mare è una tavola, iniziamo a vedere le prime mangrovie che custodiscono i segreti di questa natura così esplosiva e aguzziamo la vista quando vediamo i primi aironi, le aquile di mare, qualche cormorani, abbracciati dal volo dei pellicani. Uno spettacolo.

Rio Lagartos, Yucatan, Messico

Ci fermiamo, a un certo punto, tra le mangrovie. Jorge ne prende un pezzettino e ne stacca con decisione una parte sull’estremità. Ne viene fuori una specie di pennina e ci spiega che - un po' in inglese e un po' in spagnolo - che i Maya li usavano per scrivere perché le radici delle mangrovie in quest’area del Messico sono ricchissime di plancton rosso e questo consentiva di utilizzarle per scrivere.

In questa Riserva della Biosfera dello Yucatan, una delle più importanti del Paese, personalmente quella che ho apprezzato di più per la sua autenticità nel mio tour in Messico, ci sono 600 specie di uccelli, mammiferi e anfibi e una colonia di fenicotteri rosa eleganti e bellissimi.

Se siete appassionati di birdwatching, Rio Lagartos è un posto che va assolutamente inserito nell’itinerario di viaggio nella penisola. Ci sono oltre 60 mila ettari di natura incontaminata e la colonia di Pink Flamingos più vasta del Messico. E vedere questi esemplari così eleganti, a distanza così ravvicinata, mi ha emozionato moltissimo.

Rio Lagartos, Yucatan, Messico

L’esplorazione in barca è il modo migliore per godere della bellezza di questo posto perché queste piccole imbarcazioni riescono ad infilarsi anche in spazi molto angusti e a raggiungere i canali tra le mangrovie vedendo da vicino uccelli, anfibi e mammiferi.

Ad un certo punto, proprio nel cuore della laguna, sostiamo nei pressi di un ponticello di legno costruito in mezzo al mare. Jorge ci fa mettere le mani in acqua in un posto preciso dove sentiamo un certo fresco...non è acqua di mare: siamo sopra un cenote.

Un tempo i Maya ne avevano rilevato la presenza e localizzato la posizione. Col tempo, poi, era stato costruito quel ponticello e oggi c'è un grosso tubo nero da cui zampilla l’acqua. L'effetto è incredibile.

Durante il nostro giro, tre ore circa, passiamo nei pressi delle saline di Las Coloradas, luogo meraviglioso di cui vi parlerò nei prossimi post perché merita un'attenzione a parte per la bellezza, i colori e la singolarità, e ci fermiamo su una spiaggetta ricoperta di argilla a tratti crostificata, a tratti molliccia.

Facciamo qualche impacco di questa fanghiglia mista al sale - che sulla pelle brucia pure un po' - su quasi tutto il corpo e poi ci tuffiamo nel mare azzurro dei Caraibi.

Divertente di certo, probabilmente con il sole e qualche grado in più sarebbe stato meglio.

Intorno a noi, intanto, continuavano a volare aironi e pellicani mentre il calore del sole iniziava finalmente a riscaldare la terra e la pelle.

Rio Lagartos, Yucatan, Messico


DOVE DORMIRE A RIO LAGARTOS - HOTEL TABASCO RIO

Sebbene piccolo, il villaggio offre diverse soluzioni e quindi potrete scegliere. Io ho optato per una soluzione molto carina e abbastanza economy. Sono stata solo una notte all’Hotel Tabasco Rio: piccolo, confortevole, ristrutturato, pulitissimo e con uno staff super gentile. Dopo aver prenotato su Booking.com li ho contattati per definire la disposizione delle stanze (eravamo in 16).

E sono stati veloci e pratici.

L'albergo è proprio nel cuore del villaggio, che come già detto è minuscolo. E’ a pochi passi dal lungomare, dal mercato, dalla piazza principale. Non serve la colazione ma mette a disposizione degli ospiti un distributore d'acqua, thè e caffè.

Hotel Tabasco Rio, Rio Lagartos, Messico



DOVE MANGIARE A RIO LAGARTOS - RISTORANTE PERICO MARINERO

Nella mia unica sera al villaggio sono stata al Perico Marinero. Ottime recensioni trovate in rete e, per non sbagliare, siamo andati lì.

Abbiamo prenotato al nostro arrivo grazie al nostro driver (noi eravamo in tanti e temevamo di nonn trovare posto ma potete andarci tranquillamente anche senza prenotazione. La cucina chiude alle 22) e mangiato pesce. Direi buono, pesce certamente freschissimo. L'unica cosa è che da wueste parti sono abituati a cucinarlo diversamente. Un po’ troppo aceto, una sovrabbondanza di salse e intingoli che tolgono un po’ il sapore di mare e di fresco. La specialià del ristorante è il Cevice (ottimo e abbondante).

Accompagnatelo con un margarita al "puffo" anche se lungo la strada ne troverete di migliori.


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