New York, due anni dopo… Emozione alle stelle.
Sono tornata nella mia città per la prima volta dopo la pandemia e...avevo le lacrime agli occhi.
Lo so, sono un'inguaribile romantica ma faccio io stessa fatica anche a trovare le parole per esprimere la gioia che ho nel cuore quando sono a NY. Così, lascio fare i miei occhi, all'espressione del mio viso, che mi dicono tutti sia l'evidenza più grande del mio stato di beatitudine.
Ecco, quella luce che mi illumina, quello sguardo che si accende e la pelle che si distende...Basta guardarmi e mi si legge in viso senza che io debba spiegare niente. Niente se non che tutto ciò che voglio in quel momento è lì e quella gioia si vede tutta, in ogni angolo del mio viso. Per dirla tutta, in che altro modo potrei spiegarvela la felicità?
Due anni sono lunghi a passare. Ma appena hanno riaperto mi sono messa su un aereo e sono partita. E mi sono sentita immensamente grata di poter respirare di nuovo l’aria della mia NY. Per tutto questo tempo ho temuto di perdere quel feeling unico che da sempre ho con lei, ma la sensazione all'aeroporto di JFK, un attimo dopo l’atterraggio, è stata quella di non essere mai andata via.
La prima impressione? Che tutto fosse uguale, ogni cosa al suo posto. Grattacieli, traffico, taxi gialli ovunque, fiumi di folla....ma la verità è che gli effetti di questa pandemia li abbiamo subiti tutti, compresa New York.
Midtown, per esempio, per alcuni aspetti mi è parsa quasi anonima, in alcuni momenti ho avuto l'impressione fosse un quartiere fantasma. Difficile da spiegare per chi ha sempre visto sbrilluccicare ad ogni ora il cuore pulsante di NY e i suoi dintorni.
Non nascondo che sono dovuta tornare a Times Square più volte per toccare di nuovo quell’atmosfera di vitalità assoluta che solo quella piazza sa trasmettere.
Nonostante i turisti (ed era anche già pieno di italiani), la percezione del cambiamento l'ho avuta tutta.
In giro, e non solo a Midtown, tanti ristoranti chiusi, hotel e negozi che non esistono più e certe strade erano assurdamente deserte di giorno, e peggio ancora di notte. Non nego di esseremi guardata le spalle in più occasioni. Mai successo prima.
Questa situazione-sensazione è quasi svanita da Bryant Park al Village. Da lì in poi, nulla sembra davvero essere cambiato. Ma la realtà è differente e io l'ho percepito in ogni caso.
Il mio primo viaggio a New York dopo la pandemia mi è servito soprattutto per rimettermi in connessione con la City.
Non ho avuto tantissimo tempo ma oltre ai miei posticini del cuore, ho sfilato dalla mia #bucketlist di questi mesi alcune cose da vedere e approfondire. E voglio condividere questi luoghi con voi li qui per farvi respirare un po' di quell'aria buona di cui sempre parlo e che spero possa ispirare il vostro prossimo viaggio nella Big Apple.
Sento di dover dire, qualora non l'avessi fatto già abbastanza, che New York è una città unica! Conserva quella forza, mista a fascino, straordinaria che le consente sempre di risollevarsi e andare avanti, qualunque cosa succeda. Io la amo soprattutto per questo, perché è e resta la città delle opportunità, dell’integrazione sociale, della forza di volontà. Quella che ha dimostrato di avere in questi questi mesi e che le ha permesso di andare avanti, senza fermarsi mai! E quindi se dvete partire, partite per NY!
Detto questo, vi porto con me in questo primo viaggio post-covid19 nella mia amata città in un mix di vecchio e nuovo che mi ha riempito il cuore, che mi fa pensare a quante cose ho ancora da fare e da vedere, e mi fa già sognare il mio prossimo ritorno a casa.
NEW YORK, QUALCOSA DI NUOVO DA VEDERE
THE EDGE, L'OSSERVATORIO PIU' ALTO DELL'EMISFERO OCCIDENTALE
Un posto che ti toglie il fiato e ti ferma il cuore.
100 piani per lasciarsi la terra alle spalle e ritrovarsi sospesi nell’immensità.
The Edge, la terrazza panoramica esterna più alta dell’emisfero occidentale, con un design esclusivo a triangolo che spacco l’azzurro del cielo, lascia ben poco alle parole e all’immaginazione.
Ritrovarsi lassù è come fluttuare tra grattacieli e nuvole mentre gli occhi si perdono nell’infinità. La vista di New York è pazzesca e lo spettacolo della città a 360° è qualcosa che toglie il fiato.
Ma a The Edge si può anche fare unìesperienza da brivido e che fa schizzare l’adrenalina a livelli altissimi: il City Climb. Gli scalatori scalano l'esterno del grattacielo e guardano giù dalla piattaforma.
Un’avventura unica e coraggiosa che...io non mi sono sentita di fare. E voi?
LITTLE ISLAND, IL NUOVO PARCO GALLEGGIANTE DI NY
Un design incredibile in stile palafitta, giardini e distese di fiori in tutte le stagioni, percorsi tra sentieri e scalinate e persino un anfiteatro sul mare.
Little Island, un gioiellino sospeso tra cielo e mare, parco galleggiante futuristico nel cuore del MeatPacking District, è un pezzo nuovissimo, iconico e originale di una delle aree di Manhattan più in evoluzione.
È stato il primo parco ad aprire a New York dopo la pandemia, spunta in tutta la sua bellezza tra le acque dell'Hudson ed è proprio accanto ai pali del Pier 54, il molo distrutto dell'uragano Sandy nel 2012. Little Island è senza dubbio uno dei luoghi che vi consiglio di non mancare appena tornerete a New York. Tra alberi, fiori e distese di prati che guardano Yards e Downtown, l’isolotto - 260 mln di costo - è anche un po’ il simbolo della rinascita della città dopo il COVID-19. Visto così è bello da impazzire ma, fidatevi: dal vivo lo è dieci volte di più.
HUDSON YARDS, LA CITTADELLA SMART & GREEN DI NEW YORK
Il progetto ingegneristico per eccellenza, la città del Futuro.
Hudson Yards è l'opera più imponente e importante a New York City dopo il WTC e il Rockfeller Center.
Un vero e proprio polo, residenziale e commerciale, che ha ridisegnato lo skyline della città e anche la mappa dei quartieri del West Side. E' stato inaugurato nel 2019 e sta per diventare, in ogni senso, la City of the Future.
Hudson Yards, infatti, è il primo quartiere LEED GOLD ad essere costruito a New York, ed è un prototipo reale di come le città del futuro possono funzionare in modo più intelligente e più ecologico. Per chi non lo sapesse, la certificazione Leed Gold riguarda tutti quegli edifici - in questo caso parliamo di un intero quartiere - costruiti secondo parametri specifici e rigidissimi di eco-compatibilità.
Come amano dire - e scrivere ovunque in quell'area - Hudson Yards is a blanke slate to create tomorrow's city.
Io ovviamente ero stata già ad HY gia nel 2019 ma si tratta di un'area in evoluzione con edifici e strutture che spuntano fuori alla velocità della luce in previsione del completamento, ed è quindi stato impossibile non tornarci.
In Hudson Yards , come detto, ci sono abitazioni residenziali e uffici di lusso, ristoranti, negozi, un hotel da oltre 200 camere e spazi pubblici studiati in ogni minino dettaglio.
Costruito sulle rive del fiume Hudson, ha rivalutato un'area che altro non era che ex deposito ferroviario, creando 14 acri di nuovi parchi in un luogo dove prima non esisteva nulla. Uno "Smart Soil Sandwich" di terreno intelligente, infatti, incoraggia le piante alle radici a crescere larghe e forti mentre un complesso sistema di raffreddamento le protegge dal cuore dello scalo ferroviario sottostante.
Insomma, non credo serva dire molto altro per convincervi.
Tra l'altro, The Edge è proprio lì. Ci trovate anche The Vessel, l'edificio a nido d'ape e The Shed, edificio allungabile, centro culturale e di spettacolo. Siete anche al confine con l'HighLine e a dieci minuti da Little island. What else?
NEW YORK, PERDERSI NEI PARCHI
CENTRAL PARK
“Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere ciò che vedo.” (Vincent van Gogh)
Ho ritrovato New York in autunno e...l'autunno newyorkese è un’esplosione di colori, e Central Park magia pura. Prati dorati, boschi gialli e rossi, foglie che macchiano vialoni di alberi di arancio, rame e terra bruciata. Novembre è il mese che toglie il fiato. La natura si trasforma e il verde lascia il passo a toni caldi e avvolgenti. Ogni cosa a New York cambia colore ma Central Park è magnifico. I contrasti cromatici sono unici e lo spettacolo del foliage regala un caleidoscopio di colori straordinari. In verità ogni mese dell'anno consegna a questo parco in particolare le sfumature più belle e intense della stagione per la varietà di alberi e piante che lo abitano.
Central Park resta il parco per eccellenza della Grande Mela e, ogni volta, troverete sempre qualcosa di bello, o di nuovo, o di infinitamente romantico da vedere e vivere.
Con la medesima sensazione di guardarlo sempre come fosse la prima volta.
In pieno foliage in autunno o sotto la neve d'inverno, nell'esplosione rosa e bianca dei ciliegi in primavera o sotto le foglie verdi delle querce d'estate, questo è il posto in cui ritrovare se stessi e riconciliarsi col mondo.
HIGHLINE
High Line Park, quella vecchia ferrovia sospesa nel cuore di Chelsea che fa impazzire il mondo, e ancora di più me.
Non c'è volta che torni a NY senza fare una passegguata sospesa tra le strade di Chelsea, non solo per godermi la bellezza di questo parco che guarda l'Hudson ma anche perché ha una conformazione estremanente affascinante e complessa. Ogni volta, ci trovo qualcosa di nuovo. Dalle piante ai fiori pregiati agli edifici stupendi che portano la firma di architetti internazioneli che contrastano coi vecchi palazzi in mattoncicini rossi, meravigliosamente recuperati e messi in vendita a cifre da capogiro. E soprattutto perché il parco - vi lascio qui il link con un mio articolo su questo splendido pezzo di NY assolutamente da scoprire - è un'opera d'arte a cielo aperto, uno dei migliori progetti di riqualificazione urbana della city, dove poter ammirare sempre qualcosa di nuovo.
Vi segnalo alcune cose nuove che potrete ammirare fino almeno alla prossima primavera 2022:
- THE BAAYGFALLS, Dicembre 2019 – Primavera 2022, 22nd St
Un nuovo murales nel parco che porta la firma di Jordan Casteel.
The Baayfalls è un doppio ritratto di Fallou, una donna con cui Casteel ha stretto amicizia ad Harlem, e del fratello di Fallou. Quando il fratello di Fallou arrivò a New York dal Senegal, Casteel chiese ai due di sedersi per un ritratto. Il titolo fa riferimento ad una setta della confraternita di cui il fratello di Fallou è membro.
- THE RETAINER, Aprile 2021 - Marzo 2022, 23rd St
L'opera di Hannah Levy, Retainer: un fermo ortodontico sovradimensionato in marmo intagliato e acciaio inossidabile. Pensate che la versione sulla High Line è stata realizzata in una cava di marmo in Italia. La scultura è alta quasi quanto le panchine del parco nelle vicinanze e il filo di fissaggio ha le dimensioni delle ringhiere esterne della High Line. Non potevo non segnalarla, deformazione familiare.
- 57 Forms of Liberty, Aprile 2021 - Marzo 2022, 16th St
L'installazione di Ibrahim Mahama: un carro armato industriale capovolto proveniente da uno stabilimento di produzione nella Carolina del Nord. La scultura ha anche un albero che cresce dalla sua cima, un'immagine importante per l'artista che rispecchia la fiaccola della Statua della Libertà.
NEW YORK, A SPASSO TRA I QUARTIERI
In questo viaggio mi sono concentrata su due quartieri di Manhattan in cui sono stata tante volte ma senza fermarmi più di tanto. Invece, stavolta, ho fatto tappa più a lungo qui, ed è stata una piacevolissima scoperta.
EAST VILLAGE
Trendy, Punky & Funny... e poi pieno di edifici bellissimi che odorano di storia, muri a colori che puntano verso il cielo, ristoranti easy-chic e localini zeppi di gente. East Village, Lower East Side, la parte orientale del Village, quella più colorata, artistica e più o meno fricchettona - quanto, fate voi - del West, è un intreccio splendido di strade da scoprire senza mappe e indicazioni. Questa è la zona East, che guarda Brooklyn e Williamsburg, dove il tempo scorre più lento e la vita sembra più semplice. Mani in tasca e naso all’insù mi sono lasciata guidare dai ritmi rilassanti di questo meraviglioso quartiere fluo! In particolare, tutto il quadrato delimitato da E Houston – Bowery – Delancey St è un mix esagerato di bellezza e ordinaria normalità da scoprire.
UPPER EAST SIDE
Avete presente l’eleganza? Se siete stati a NY e avete già fatto un giro nell’Upper East Side, sicuramente si.
Sulla destra di Central Park, dalla 59esima strada a salire, questa è una delle zone più chic, eleganti e anche di lusso di Manhattan. Ci vivono attori e personaggi VIP, ha edifici davvero signorili (avete presente quei condomini di lusso o quei palazzi tipici newyorchesi in mattoncini rossi con portiere in guanti bianchi), è luogo cinematografico gettonatissimo, soprattutto è a un passo dal parco più famoso della Grande Mela, dalla Fifth Ave – dove ci sono i musei più importanti lungo la Museum Mile – ed è un’area meno invasa dai turisti. Passeggiare qui è davvero magnifico, la vista dall’Esplanade su East River è pazzesca, il giro in funivia su Roosvelt Island ancora di più (vi lascio il link con l’articolo con i dettagli per raggiungerla), e l’aria che si respira è differente perché troverete quasi sempre e solo locals e vi sembrerà davvero di vivere una vera esperienza american style.
NEW YORK, DOVE DORMIRE…
GARDEN SUITES HOTEL BY AFFINIA
In questo mio ritorno a New York ho scelto per la prima volta un quartiere dove non avevo mai soggiornato. In realtà East Uptown ho avuto modo di frequentarla un po' ngli anni passati poiché alcuni amici vivono lì e mi era già molto piaciuta. Così stavolta mi sono fermata al GARDEN SUITES HOTEL BY AFFINIA.
Ed è una scelta che vi suggerisco senza alcun dubbio. Raffinato, elegante, con uno staff magnifico e sempre disponibile – la concierge, tra l'altro, è aperta h24 ed è pronta a supportarvi per qualsiasi cosa - e una serie di camere di differenti tipologie adatte ad ogni esigenz. Io sono stata alcuni giorni in una Junior Suite, un vero mini appartamento, ampio, confortevole, con una piccola cucina che no ho mai usato ma che sarebbe stata utilissima se mi fossi fermata più a lungo, e una finestra-vetrata con vista strepitosa sul quartiere.
Il Gardens ha il vantaggio di essere ad un passo dal centro di Manhattan - si raggiungono la Fifth Ave e Central Park in dieci minuti a piedi - ma con tutta la tranuillità di un'area residenziale e meno frequentata dal turismo. Vi lascio qui il link per dare uno sguardo e magari prenotare il vostro posticino a Manhattan.
L'hotel è al 215 East 64th Street, tra la 2nd & 3rd Aveue. Provatelo!
NEW YORK, DOVE MANGIARE
Se pensate che New York, e l'America in generale, siano solo il luogo di panini e fast-food, vi sbagliate di grosso.
Una delle cose che ho sempre detto, e che non smetterò mai di ripetere, è che mangiare a NY è una esperienza.
Questa città è pazzesca anche sotto questo punto di vista e fermarsi a pranzo in qualche posticino particolare o prenotare in un bel ristorante a cena è molto più che un'ottima idea.
Non esiste una città nel mondo che offra una varietà così immensa di ristoranti, piatti e cibi. Vi propongo tre posti in cui sono stata recentemente e che vi consiglio assoulatemte.
SMITH & WOLLANSKY, 49st Street & third Avenue
Storico e famoso ristorante di Midtown che ha sedi anche a Chicago, Washington e Miami (dove sono stata a cena alla vigilia di Natale qualche anno fa), esattamente quello del film "Il diavolo veste Prada" dove la povera Andrea deve andare a prendere la bistecca per l'esigente Miranda, Smith & Wollansky è una delle steakhouse più note di NY e d'America. La varietà di carni è pazzesca, la location pure e la gentilezza del personale aggiunge quel tocco speciale in più che ogni ristorante dovrebbe avere.
RIBALTA, 48 E 12th Street
Può una napoletana perdersi una delle migliori pizze a New York? Se avete voglia di una cena, e soprattutto di una vera pizza made in Italy passate al Ribalta, tra West & East Village, in una delle aree più belle di NY, posto in cui sono stata tante volte anche per le serate con musica dal vivo che si sono trasformate in feste mega che hanno fatto brillare gli occhi anche ai miei amici americani. Non solo pizza ma molto di più con un bel menu all'italiana e una accoglienza tutta napoletana!
THAI DINNER, 186 Mott Street
Una serata orientale al Thai Dinner, a Nolita.
Se mi fossi fermata al sito non ci sarei andata, ma ci sono stata con amici newyorkesi, il posto è molto carino e la cuina davvero buona. Non è un ristorante thailandese puro - quando sono entrata c'era un odore di cozze indescrivibile - ma i piatti della cucina asiatica sono preparati con cura e hanno un sapore eccellente.
Vi consiglio i noodles con l'aggiunta di pollo fritto crispy. Super buoni!
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